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Mindfulness: trasformare la vita quotidiana con consapevolezza

  • Immagine del redattore: Ylenia Ferrara
    Ylenia Ferrara
  • 29 mag 2024
  • Tempo di lettura: 4 min

Cos'è e cosa non è la mindfulness?

La mindfulness è una pratica di consapevolezza che ci invita a prestare attenzione al momento presente in modo intenzionale e senza giudizio. È un modo per entrare in contatto con noi stessi, con le nostre emozioni e sensazioni, con il mondo che ci circonda, con maggiore chiarezza e presenza. 

La mindfulness non è meditazione forzata o un modo per scappare dai problemi, né una soluzione rapida per il benessere. La Mindfulness non è “svuotare la mente”, non chiede di eliminare i pensieri, anzi, sviluppa la capacità di comprendere che i nostri pensieri sono solo pensieri e che non sono quindi un riflesso della realtà esterna che ci circonda. La mindfulness non è un metodo per rilassarsi, praticando la Mindfulness può naturalmente capitare di rilassarsi, ma non lo si persegue come obiettivo. Essa ci porta ad osservare e ad accettare la nostra condizione attuale, nel momento presente, sia che siamo tesi, arrabbiati o agitati.  La mindfulness non è un metodo per evitare esperienze spiacevoli. Se il dolore è inevitabile, la sofferenza dipende molto dal modo in cui ci si rapporta all’esperienza negativa. È su questa modalità di risposta che lavora la Mindfulness. Essa ci aiuta ad aumentare la nostra capacità di vivere il dolore.


I benefici della mindfulness

Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che la mindfulness può portare a diversi benefici, sia a livello fisico che mentale. Tra i principali benefici troviamo:


  • Riduzione dello stress: Il ritmo di vita, la continua corsa verso nuovi traguardi, il numero di cose da fare sono la principale causa di stress, infelicità, ansia e malattia. La mindfulness è la pratica del prestare attenzione: sapere dov’è e poter scegliere dove dirigerla. Sviluppare la capacità di dedicare tutta la nostra attenzione a ciò che si fa, produce un aumento della concentrazione e della consapevolezza, che permette inoltre di riconoscere la differenza tra stressor reali e immaginari. Gli studi hanno dimostrato che le persone che praticano la mindfulness presentano livelli inferiori di cortisolo, il cosiddetto ormone dello stress.


  • Aumenta le capacità cognitive: La mindfulness è in grado di accrescere la complessità e la flessibilità cognitiva. Aumenta la concentrazione e diminuisce le distrazioni, producendo effetti positivi sulla memoria e la capacità di focalizzazione. Inoltre contribuisce a risolvere i problemi in modo più creativo e flessibile.


  • Migliora la serenità e la fiducia: La mindfulness aiuta ad accogliere tutte le esperienze, piacevoli e spiacevoli. Questa predisposizione umana permette di approcciarsi alle diverse situazioni della vita con più serenità, fiducia, curiosità e disponibilità.


  • Incrementa la capacità di affrontare le situazioni negative: La mindfulness aiuta ad affrontare gli stati emotivi dolorosi, senza che la mente metta in atto fughe e strategie difensive dannose. Permette di fare pace con l’inevitabilità del cambiamento e permette di gestire meglio le emozioni negative, che vengono percepite come meno disturbanti. La presenza mentale aiuta a tenere sotto controllo anche le emozioni più fastidiose, come ansia e preoccupazione.


  • Migliora la gestione degli stati psicopatologici: Per tutti i motivi elencati fino a questo momento, la pratica della mindfulness è notevolmente utile nella gestione di disturbi d’ansia, gli attacchi di panico, i disturbi alimentari, le ricadute depressive, le dipendenze, etc.


Come si pratica la mindfulness? 

La mindfulness può essere praticata in due modi principali: attraverso la pratica formale e quella informale.


  • Pratica formale: Si riferisce a momenti dedicati esclusivamente alla meditazione mindfulness. Può includere tecniche come la meditazione seduta, la meditazione camminata e il body scan. Durante queste sessioni, si presta attenzione al respiro, alle sensazioni corporee e ai pensieri che emergono, cercando di mantenerli sempre in uno stato di osservazione non giudicante.

  • Pratica informale: Consiste nell'integrare la mindfulness nelle attività quotidiane. Ad esempio, si può essere mindful mentre si mangia, prestando attenzione ai sapori e alle consistenze del cibo, o mentre si cammina, notando i movimenti del corpo e le sensazioni a contatto con il terreno. La pratica informale invita a portare un atteggiamento di presenza e consapevolezza in ogni momento della giornata.


Modalità del fare vs modalità dell'essere

Nella nostra vita quotidiana, spesso operiamo nella "modalità del fare", caratterizzata da un atteggiamento orientato agli obiettivi, al problem-solving e alla produttività. Questa modalità è utile e necessaria, ma può portarci a vivere in modo meccanico e disconnesso dal presente. Si trasforma in un grande impedimento quando ci trasporta lontanissimi dal nostro essere o si trasforma in una via di fuga.

La "modalità dell'essere", invece, è una modalità di funzionamento più rilassata e ricettiva, dove si accetta il momento presente così com'è, senza cercare di cambiarlo o giudicarlo. Praticare la mindfulness ci aiuta a coltivare questa modalità dell'essere, permettendoci di vivere con maggiore pienezza e consapevolezza.

La mindfulness è la porta che ci permette di passare dalla Modalità del Fare a quella dell’Essere, utilizzando attenzione e consapevolezza


I 7 principi fondamentali della mindfulness

Jon Kabat-Zinn, uno dei pionieri della mindfulness, ha identificato sette principi fondamentali che possono guidare la nostra pratica:

  1. Non giudizio: Osservare i pensieri e le esperienze senza etichettarle come buone o cattive.

  2. Pazienza: Comprendere che le cose richiedono tempo per svilupparsi.

  3. Mente del principiante: Mantenere un atteggiamento aperto e curioso, come se si vedessero le cose per la prima volta.

  4. Fiducia: Avere fiducia nelle proprie capacità e nella propria esperienza.

  5. Non cercare risultati: Praticare senza un fine specifico, semplicemente per il piacere di essere presenti.

  6. Accettazione: Accettare il momento presente così com'è, senza cercare di cambiarlo.

  7. Lasciar andare: Rilasciare attaccamenti a pensieri, emozioni e desideri.


Prova una pratica informale

Un esempio di pratica informale di mindfulness è la “meditazione informale del risveglio”.

Ecco come fare:

Puoi praticare la mindfulness informale subito dal risveglio, tenendo presente di cercare di evitare di fare più cose contemporaneamente. Ogni aspetto della tua routine mattutina può diventare una forma di meditazione informale. Svegliati e prenditi, prima di fare qualsiasi cosa, qualche momento per osservare il tuo respiro, le sensazioni del tuo corpo sdraiato a contatto con le lenzuola, con il materasso, la temperatura che percepisci sotto le coperte, la temperatura dell’aria a contatto con le tue parti scoperte. Osservate la stanza, la luce, e i suoni che vi giungono.  Nota le distrazioni, quando la mente vaga, come è naturale che faccia, riconosci semplicemente la distrazione e riporta gentilmente l'attenzione al momento presente. Rimani presente, continua questa pratica per alcuni minuti, mantenendo un atteggiamento di curiosità e non giudizio verso qualunque esperienza emerga.



Questa è solo una piccola introduzione al mondo della mindfulness, se sei interessat* a questo mondo contattami senza impegno per avere informazioni sui percorsi individuali o di gruppo che tengo durante l’anno.


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