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  • Immagine del redattoreYlenia Ferrara

Il ciclo della risposta sessuale

Aggiornamento: 16 mag 2022

Per parlare di sessualità spesso si parte da ciò che non “funziona”. Ma come facciamo a sapere se c’è qualcosa che non va se non conosciamo come dovrebbe essere?

È per questo che trovo utile raccogliere in un post le fasi del ciclo della risposta sessuale e gli elementi che contribuiscono alla nostra sessualità.

Le fasi della risposta sessuale sono tutte interconnesse e spesso si sovrappongono, non sono quindi lineari e ben separate una dall’altra. Sono molto simili fra i due sessi ma si differenziano per alcuni aspetti. Ma quali sono queste fasi?



Vediamone uno alla volta.


DESIDERIO

Il Desiderio è la fase forse più sfuggente, ed è per questo difficile da definire e da misurare.

Il desiderio sessuale può essere considerato come uno stato psicocorporeo, di variabile intensità, regolato da diversi fattori innati ed esperienziali, che induce la sensazione del bisogno di vivere la sessualità e che può essere disturbato da diverse interferenze, di tipo fisico o psicologico. Il desiderio sessuale è influenzato dall’equilibrio di diversi meccanismi e fattori che entrano in gioco come i fattori ormonali (ad esempio il livello del testosterone, ma non solo) o i fattori esterni (come il profumo, il tatto, la vista, ecc.).

Il desiderio sessuale è molto complesso e facilmente ostacolabile a diversi livelli. Sia l'uomo che la donna, non essendo animali in balia dello stimolo ormonale e dell'istinto, possono avere oscillazioni del desiderio tra le più disparate, influenzate dalla situazione lavorativa del momento, dalla complicità di coppia, da esperienze sessuali pregresse, senza escludere i livelli ormonali, l'età, o semplicemente le fasi della vita.

Il desiderio sessuale si divide in desiderio sessuale attivo e desiderio sessuale responsivo. Quest’ultima tipologia di desiderio in dotazione sia all'uomo che alla donna si attiva quando uno dei due partner pur non essendo preda del proprio desiderio attivo, si lascia coinvolgere dal partner innescando così una risposta sessuale. Gli stimoli possono essere vari: avances sessuali, regali, attenzioni, parole, ecc.


Il Manuale diagnostico dei Disturbi Mentali (DSM) divide i disturbi relativi a questa fase in disturbo del desiderio sessuale e dell’eccitazione sessuale femminile che si riferisce alla persistente carenza di interesse (fantasie o impulsi sessuali), di eccitazione fisiologica o soggettiva e per gli uomini, invece, esiste il disturbo del desiderio sessuale ipoattivo maschile che si riferisce alla carenza o all’assenza di fantasie e impulsi sessuali.


Le difficoltà inerenti il desiderio sessuale non possono essere racchiuse solo in queste due definizioni. La figura del consulente sessuale può aiutare a fare chiarezza.


ECCITAZIONE

Se il desiderio è il motore della risposta sessuale che si svolge prevalentemente a livello mentale (con delle ricadute a livello corporeo), l’eccitazione è il vero e proprio fulcro dell’esperienza erotica ed è un fenomeno prettamente fisico.

Durante questa “fase” nell’uomo avviene una vasocongestione del pene, quindi la sua erezione, mentre nella donna avviene una vasocongestione pelvica con una successiva lubrificazione vaginale e con turgore esterno.


La fase dell’eccitazione è caratterizzata da eventi che possono avvenire inizialmente a livello cerebrale (indotti da immaginario, ideazione, fantasie, sensazioni olfattive, ricordi) oppure a livello periferico (stimolazione di zone erogene come il seno, il collo, la schiena, ecc.). La risultante è una condizione non solo soggettiva, ma anche oggettiva di eccitazione di cui abbiamo parlato prima. I tempi e i tipi di stimolazione richiesti sono soggettivi e individuali e sono influenzati da fattori sia emotivi che fisici. Inoltre, l’eccitazione si accompagna a manifestazioni somatiche (oltre che genitali) dovute all’attivazione del sistema autonomo: nell’uomo si possono osservare, oltre all’erezione del pene, aumento della pressione arteriosa e pulsazioni dell’asta del pene; nella donna oltre alla lubrificazione possiamo notare turgore delle piccole labbra, erezione del clitoride e dei capezzoli e rossore cutaneo.


L’erezione e la lubrificazione sono gli elementi fondamentali del rapporto penetrativo, per raggiungerli servono stimolazioni adeguate e prolungate.


Il Manuale diagnostico dei Disturbi Mentali riconosce come disturbi caratteristici di questa fase il disturbo del desiderio sessuale e della eccitazione sessuale femminile (persistente carenza di interesse, di eccitazione fisiologica o soggettiva) nella donna e il disturbo erettile (ripetuta incapacità di ottenere o mantenere l’erezione durante i rapporti sessuali) nell’uomo.



ORGASMO

L’orgasmo sul piano oggettivo è rappresentato dall’eiaculazione nel maschio (in aggiunta a contrazione dei bulbi cavernosi e dei muscoli perineali, tachicardia ed iperventilazione) e dalle contrazioni muscolari pelviche e uterine ritmiche nella femmina. È considerato il punto culminante di un rapporto sessuale o di una stimolazione autoerotica, costituita da una fase di ascesa, un climax con un plateau più o meno lungo ed una fase di discesa.

L'orgasmo maschile a differenza di quello femminile risulta essere privo di una fase di plateau e costituisce davvero la scarica finale dell'eccitamento sessuale. I mezzi di eccitazione maschile sembrano essere meno complessi e numerosi di quelli femminili, limitandosi alla stimolazione tattile del pene. Il momento culminante corrisponde all'eiaculazione, l'emissione ritmica del liquido seminale su base riflessa.

Il raggiungimento dell’orgasmo femminile può essere facilitato con stimolazioni diverse come: la stimolazione clitoridea, che costituisce la via più rapida e facile da scoprire, anche se può essere inibita da fattori psicologici ed ambientali; la stimolazione dell'areola mammaria; la stimolazione anale; la stimolazione vaginale con coinvolgimento del Punto G e della zona periuretrale.


Spesso, per quanto riguarda l’orgasmo femminile, si pensa ne esistano di due tipi: quello vaginale e quello clitorideo, ma è proprio così?

Ne parleremo in un articolo dedicato, per adesso puoi dirmi la tua lasciando un commento sotto questo articolo.


Il Manuale diagnostico dei Disturbi Mentali riconosce come disturbi caratteristici di questa fase l'eiaculazione precoce e l’eiaculazione ritardata nell’uomo, e il disturbo dell’orgasmo femminile nella donna.


RISOLUZIONE

L'ultima fase del ciclo della risposta sessuale, detta di risoluzione, è un periodo involutivo che riporta l'organismo alle condizioni di riposo, attraverso un progressivo allentamento della tensione sessuale (normalizzazione della frequenza cardiaca e respiratoria, rilassamento muscolare generalizzato, ecc.)

Il periodo di risoluzione è caratterizzato dalla fase refrattaria e dal vissuto post orgasmico del piacere. Il periodo refrattario è rilevante nel maschio, la caratteristica ineluttabile dell'orgasmo maschile fa sì che ci sia sempre un periodo refrattario dopo ogni emissione di sperma, caratterizzato da non eccitabilità, è quindi impossibile per l’uomo avere un’erezione immediatamente dopo un’eiaculazione.

La fase refrattaria è influenzata da aspetti emotivi ed affettivi e tende a dilatarsi con il trascorrere dell'età, sarà quindi più breve in un ragazzo o un giovane adulto e più lunga in un uomo di mezza età o un uomo anziano.


Tutti i disturbi citati in questo articolo verranno approfonditi successivamente, ma se avete domande non esitate a lasciare un commento.


Se ti senti in difficoltà non esitare a contattarmi, rifletteremo insieme su quale potrebbe essere la strada più adatta a te.




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